Bangkok e Chiang Mai sono i centri culinari più grandi del paese, dove possiamo trovare il meglio della cucina thailandese ma anche internazionale. Il resto della Thailandia non è da meno, si può mangiare bene spendendo relativamente poco anche nelle piccole città di provincia, molte delle quali offrono anche specialità locali. Infatti, si può mangiare molto bene senza nemmeno entrare in un ristorante, dato che ci sono venditori ambulanti che si materializzano ad ogni angolo di strada, cosi come sui treni o sui bus. I mercati notturni inoltre servono cibo dal tramonto all’alba.
Quando si mangia in Thailandia bisogna sempre tenere conto dell’igiene, ma essere troppo cauti significherebbe perdersi molte specialità locali e finire a spendere molti più soldi, senza avere questo grande salto di pulizia. La cosa migliore da fare è abituare lo stomaco piano piano, evitando quantità eccessive di peperoncino o di frutta fresca durante i primi giorni.
Un altro buon indizio è la quantità di clienti, se un locale o venditore ambulante è sempre pieno, il cibo è sicuramente fresco. Inoltre, visto che la maggior parte dei piatti della cucina thailandese possono esser preparati in meno di 5 minuti, raramente i tempi di attesa saranno lunghissimi. Cibi che vengono normalmente considerati a rischio sono le insalate, gelati, molluschi, carne cruda o poco cotta, pesce e uova. Se si è davvero preoccupati dell’aspetto igienico, il consiglio è di pranzare o cenare solo nei locali che espongono la scritta “Clean Food Good Taste”, cartello rilasciato dal Ministero della sanità pubblica in collaborazione con la TAT e il Ministero dell’interno.
In Thailandia, la maggior parte dei ristoranti è aperta tutti i giorni a pranzo e a cena. In alcuni ristoranti è applicato un 10% di ricarico per il servizio (Service Charge) e il 7% di IVA.
Per coloro che fossero interessati ad imparare a cucinare piatti thailandesi, sono disponibili dei corsi brevi per turisti a Bangkok, Chiang Mai e una dozzina di altri luoghi turistici in giro per la Thailandia.
Dove mangiare in Thailandia
Molti turisti evitano l’enorme quantità di posti che servono Thai, nonostante siano molto accattivanti, e optano per i ristoranti “più sicuri” di hotel e guesthouse. Quasi tutte le strutture ricettive hanno una cucina, e mentre alcune sono veramente eccellenti, la maggior parte serve povere imitazioni dei piatti europei o versioni meno gustose della cucina thailandese. Detto questo, mangiare cibo nostrano, seppur mal servito, può esser di gran piacere al ritorno da un’escursione di qualche giorno.

In tutto il paese i ristoranti thailandesi meno cari sono specializzati in un tipo preciso di piatti e/o preparazione, con costi intorno ai 40 o 50 baht a porzione; ad esempio, un noodle shop serve in genere noodle fritti o zuppe di noodle, e forse il classico riso saltato, ma non servono piatti di carne, curry o pesce. Allo stesso modo, un ristorante che ha esposti polli o anatre arrosto, vi servirà piatti a base di quel tipo di carne arrosto, ma difficilmente potrà servire noodle o pesce, mentre i curry shop avranno varie scelte di curry nelle pentole sempre calde.
Per poter scegliere tra diversi cibi a basso costo ci si può recare al mercato notturno locale – “talaat yen“. Questi mercatini all’aperto presenti in quasi tutte le città sono aperti dalle sei di sera alle sei del mattino – in genere – e si trovano in posizioni precise vicino ai vari mercati di frutta e verdura o alla stazione dei bus. Molto belli da vedere e veramente poco cari, un piatto a scelta, una bevanda a base di frutta fresca e un dessert costano in media 150 baht.
Il tipico mercato notturno è composto da una trentina di bancarelle “specializzate” con cucina mobile (rot khen), tutte connesse tra loro, con davanti vari tavoli e sedie. Noodle e riso in abbondanza, come dolci, torte di riso glutinoso (sticky rice) incartate nelle foglie di banano, pancake di mais. Nessun mercato notturno può esser considerato tale senza il suo venditore di succhi di frutta fresca, che offre banana shakes, arance appena spremute, limoni e succhi di pomodoro. Nei casi migliori si trovano anche curry, mais dolce arrostito, spiedini di pollo e maiale, insetti fritti, ananas fresca, anguria e mango. Inoltre, se la città si trova vicino ad un fiume o al mare, pesce in abbondanza! Una volta deciso cosa si vuole mangiare, basta ordinare direttamente al cuoco – o al suo aiutante – e sedersi al tavolo libero più vicino; tenendo conto che in questi mercati non c’è assegnazione dei tavoli, si possono mangiare piatti che arrivano da ristoranti diversi allo stesso tavolo.
Alcuni mercati più grandi, in particolare a Bangkok, dispongono di casse all’ingresso dove si possono comprare i buoni da scambiare successivamente con il cibo desiderato. In genere questo sistema è anche utilizzato all’interno dei centri commerciali sparsi in tutto il paese.
Per coloro che sono alla ricerca di un ambiente più rilassante: Bangkok e altre grandi città offrono dei mercati di “maggior livello”, alcuni specializzati in cucina “reale” thailandese. Quest’ultimi si differenziano soprattutto per la qualità degli ingredienti e la complessità della preparazione, ma soprattutto su come i piatti vengono presentati. L’aspetto di ogni singolo piatto viene curato in ogni aspetto: le porzioni sono più piccole e decorate con frutta e verdura intagliate a mano, proprio come facevano i cuochi reali nei secoli scorsi, usanza che ora si è allargata anche alla popolazione. Il costo di queste prelibatezze non è proibitivo: un pasto costa in genere meno di 500 baht a persona.