Il numero di morti per l’epidemia di coronavirus è salito a 132, mentre le autorità cercano di contenere la diffusione del virus. Al momento, oltre 6.060 persone sono risultate positive al test per la malattia, che ha avuto origine a Wuhan, in Cina.
Con la Thailandia che è uno dei Paesi colpiti dal virus – avendo visto finora 14 casi – è ancora sicuro recarcisi?
Al momento, il Foreign and Commonwealth Office (FCO) ha emesso un avvertimento generale contro i viaggi in Thailandia, è una buona idea tenere d’occhio eventuali aggiornamenti dei consigli del governo se si prevede di recarsi in zone colpite da coronavirus, poiché i consigli potrebbero cambiare con l’evolversi della situazione.
Si consiglia di evitare spazi affollati, senza l’uso di maschere, e di lavarsi frequentemente le mani. Le autorità sanitarie cinesi affermano che la trasmissione avviene principalmente per via aerea ma anche tramite il contatto. Questa informazione è stata rivelata in un piano sanitario per la diagnosi e il trattamento della polmonite causata dal nuovo coronavirus, pubblicato oggi dalla Commissione Sanitaria Nazionale cinese. Rispetto alla versione precedente, il piano aggiunge tre caratteristiche epidemiologiche del virus, affermando che la principale fonte di infezione al momento sono le persone a loro volta infettate dal virus.
Tutti i casi registrai in Thailandia riguardano persone proveniente dalla provincia di Hubei, che ha come capitale Wuhan. Non si sono ancora registrati casi di contagio nella popolazione thailandese, eccetto per una cittadina che però rientrava da un viaggio da Wuhan.
Prevenzione nei diversi Paesi
Le persone che tornano nel proprio Paese dalle zone colpite dal coronavirus sono state esortate dal Segretario della Sanità a “auto-isolarsi”. Matt Hancock ha detto lunedì ai deputati del Parlamento inglese: “I coronavirus di solito non si diffondono se le persone non hanno sintomi – ma non possiamo esserne certi al 100%. Da oggi, quindi, chiediamo a chiunque nel Regno Unito sia tornato da Wuhan negli ultimi 14 giorni di auto-isolarsi”.
Il consiglio riguarderà circa 1.500 viaggiatori che sono tornati da Wuhan dal 10 gennaio. La Cina ha bloccato le città in tutta la provincia, isolando circa 50 milioni di persone nel tentativo di contenere il coronavirus.
Il Consolato degli Stati Uniti a Wuhan, dove le autorità hanno tagliato la maggior parte degli accessi mercoledì scorso nel tentativo di fermare la diffusione del virus, si stava preparando a far volare i suoi diplomatici e alcuni altri americani fuori dalla città.
Domenica, il governo britannico ha dichiarato di “prendere in considerazione un’evacuazione d’emergenza” di oltre 200 inglesi intrappolati in Cina a seguito dell’epidemia. Anche diversi altri governi, tra cui Giappone, Francia e Mongolia, stanno preparando l’evacuazione.
Primo caso in Germania
In Germania, le autorità hanno confermato il primo caso del Paese dopo che un uomo ha contratto la malattia. Il ministero della sanità dello stato meridionale della Baviera ha detto lunedì che l’uomo di Starnberg, a sud di Monaco, è “in condizioni clinicamente buone”. I funzionari hanno detto che l’uomo viene monitorato e isolato dal punto di vista medico, e il ministero ha dichiarato di considerare “basso” il rischio per la popolazione in Baviera.
Sintomi del Coronavirus
I primi sintomi del coronavirus includono tosse secca, febbre, mal di gola e mancanza di respiro. Le scansioni di alcuni pazienti hanno mostrato un liquido nei polmoni coerente con la polmonite virale.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha raccomandato a chiunque soffra di sintomi di malattie respiratorie di consultare un medico e di condividere la propria storia di viaggio con il proprio fornitore di cure. È più probabile che il virus progredisca fino a diventare una malattia grave tra i pazienti molto giovani, anziani o con un sistema immunitario indebolito. Attualmente non è disponibile alcun vaccino per il coronavirus e, trattandosi di una condizione virale, non risponde nemmeno agli antibiotici.
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