Governo Sim Cards Thailandia
Sim Cards Thailandia

I piani di controlla gli stranieri presenti sul territorio thailandese che era stato lanciato alcuni mesi fa, che vedeva sia stranieri che residenti forzati a utilizzare SIM card che potevano essere tracciate dal Governo per salvaguardare la loro sicurezza, è stato annullato vista la grande opposizione da parte degli interessati.

Il piano, ideato dalla National Broadcasting and Telecommunications Commission (NBTC), aveva inizialmente ricevuto una buona approvazione per esser poi contrastato sia dagli stranieri residenti in Thailandia che dal governo stesso, che vede in questa invasione della Privacy un possibile fattore deterrente per i turisti.

La NBTC stava per assicurarsi che, per inizio 2017, gli operatori telefonici installassero un software GPS dentro le SIM card emesse agli stranieri, in modo tale da poter tracciare la loro posizione e lo storico delle chiamate nel caso l’utente fosse divenuto vittima o complice di un crimine.

Queste sarebbero state le uniche SIM che gli operatori telefonici avrebbero potuto vendere ai turisti stranieri.

Al momento l’unico paese aderente all’ASEAN a seguire questo metodo è la Malesia.

Takorn Tantasith, il segretario generale della NBTC ha annunciato che il progetto è stato fermato, come riportato dal Bangkok Post.

Il settore turistico ha rappresentato il 17% del GPD della Thailandia l’anno scorso, ed è uno dei settori più importanti, con 19 milioni di stranieri che hanno visitato il paese durante il primo semestre 2016.

I rappresentanti delle compagnie telefoniche e del governo sono convinti che il piano di controllo tramite le SIM card avrebbe causato danni, visto che gli stranieri avrebbero percepito la cosa come intrusiva e un’invasione della loro privacy ed informazioni personali.