Parco Nazionale di Khao Sok
Khao Sok National Park. Foto di BerryJ.

Laghi, foresta, fiumi e giungla. Per oltre 5000 km quadrati. E nient’altro. No, non è l’ambientazione di un film di Tarzan o Indiana Jones. Si tratta della regione dei parchi protetti in Thailandia. Questa zona protetta include i santuari di Khlong Nakha e Khlong Saen, alcune isole del mare delle Andamane e i parchi nazionali di Kaeng Krung, Phang Nga e Khao Sok.

Proprio quest’ultimo è probabilmente la scelta migliore che possiate fare se volete visitare uno splendido parco nazionale durante il vostro soggiorno in Thailandia. Esteso per 739 km quadrati nel sud della nazione e istituito nel 1980 dal Royal Forest Department, a causa del suo territorio montuoso e spesso ostile, il parco di Khao Sok è rimasto inalterato e non conosce il tocco degli uomini. Gli abitanti della zona sono elefanti, leopardi, varie specie di scimmie, serpenti e oltre 180 specie di uccelli. Altrettanto rigogliosa e stupefacente è la flora del parco.

Menzione speciale qui va fatta per il fiore più grande del mondo (75 cm di diametro quando maturo): il Rafflesia Kerri Meijer, il fiore di loto selvatico, Bua Phut in lingua thai. A discapito dell’odore acre che emana, la sua bellezza è davvero mozzafiato, e la potrete ammirare nel parco di Khao Sok e in pochi altri luoghi al mondo, principalmente tra dicembre e febbraio. La ricchezza della vita nel parco è affiancata dai lussureggianti paesaggi della giungla, fatti di montagne, caverne e cascate; per questa ragione per poter esplorare al meglio e godere pienamente della parte più interessante del parco sono necessari almeno due giorni.

Ma nonostante tutto questo, una gran parte dell’esperienza che può offrire il parco è rappresentata da uno dei pochissimi segnali di passaggio dell’animale uomo: il lago artificiale Chiew Lan, che è uno specchio d’acqua color smeraldo nonché una delle più stupefacenti bellezze naturali asiatiche. Per ammirare e scoprire appieno il parco vi consigliamo vivamente di spendere una o due notti nei villaggi palafitticoli adiacenti al lago, esplorabile al meglio via barca.

Khao Sok National Park 2. Foto di BerryJ.
Khao Sok National Park. Foto di BerryJ.

Se tutto quello che è stato detto finora non vi sembra abbastanza, ricordate che nel parco è possibile svolgere anche numerose altre attività, come sessioni guidate di birdwatching, tour notturni del parco, gite in canoa lungo il fiume Sok e molto altro ancora, il tutto offerto da un gruppo di compagnie di viaggi che operano vicino la parte occidentale del parco stesso.

Un’altra cosa da non perdere nel vostro giro alla scoperta del parco di Khao Sok è la splendida grotta sottomarina. Sebbene non sia davvero sommersa, questa grotta – con i suoi 400 metri di lunghezza e le sue due uscite – è comunque molto affascinante. Il sentiero per arrivare alla grotta presenta difficoltà moderate, e oltre alla guida necessita della presenza di un ranger per essere attraversato. L’acqua all’interno della grotta arriva solitamente al ginocchio e questo complica non poco la vita ai visitatori. Inoltre, vicino la seconda uscita, la profondità dell’acqua sale a 1 metro nelle vicinanze di uno stagno largo 4-5 metri.

Ovviamente il cammino è molto viscido e scivoloso. Se nei giorni precedenti la visita c’è stata forte piovosità, molto probabilmente la visita sarà annullata causa chiusura della grotta: il livello dell’acqua all’interno della grotta si alza rapidamente alla presenza di determinate condizioni climatiche, fino a raggiungere i 2 metri di altezza con forte corrente. Avendo questo causato incidenti in passato, anche mortali, si è deciso di chiudere l’accesso alla grotta se in presenza di queste condizioni climatiche. Sia durante il tragitto per arrivare alla grotta sia nella grotta stessa, con un po’ di fortuna, si possono avvistare numerosi animali selvatici. In particolare, l’area attorno al percorso è particolarmente adatta all’avvistamento di numerose specie di farfalle e lucertole. All’interno della grotta, invece, si potrà, sempre se fortunati, ammirare il bellissimo, e soprattutto innocuo, serpente corridore.

Khao Sok National Park. Foto di Abrar Alam Khan.
Khao Sok National Park. Foto di Abrar Alam Khan.

Si dice che la foresta vergine di Khao Sok sia una delle più antiche foreste pluviali del mondo (dato da prendere con le pinze viste alcune testimonianze provenienti dalla foresta amazzonica). Tra le innumerevoli specie che vivono nell’area del parco troviamo: elefanti, cervi, varie specie di orsi (tra cui anche l’orso nero asiatico), il tapiro malese, macachi, gibboni, istrici, cinghiali, il cane selvatico dell’Asia e molti altri. Tra le specie di uccelli invece troviamo: falco pescatore, Berenicornis Cromatus, cervo volante di Brahminy, martin pescatore e centinaia di altre specie. Ovviamente è molto raro osservare questi animali, soprattutto i più rari e particolari, attorno alle zone più turistiche. Al massimo è plausibile ascoltarne in lontananza i rumori, come nel caso del richiamo del gibbone, soprattutto al mattino.

Se qualche compagnia di viaggi promette di portarvi a vedere tigri nel parco di Khao Sok siate molto diffidenti: le tigri hanno abitato questa zona, ma ora ne resta solo un piccolo gruppo nella zona inaccessibile al centro del parco. Difficilmente ne escono, quindi nessuno ne ha più viste a Khao Sok da molto tempo ormai. Se vorreste tentare l’incontro con i felini, vi consigliamo il santuario di Huai Kha Khaeng, nelle cui vicinanze vive un numero di tigri compreso fra il 40% e il 50% dell’intera popolazione thailandese di questo felino. È possibile incontrare lungo i sentieri per le visite nel parco segnali su cui si parla di una chiusura ai visitatori di questi passaggi.

Non fatevi rovinare i programmi per la giornata: il sentiero non è realmente chiuso al pubblico, semplicemente si necessita di una guida per attraversarlo. I prezzi delle guide, al 2016, ammontavano a 500 baht per mezza giornata e 100 baht per tutto il giorno. A causa di questo, se non avete intenzione di pagare una guida, evitate anche di pagare la tassa d’entrata, poiché senza guida potrete fare davvero ben poco all’interno del parco.

Khao Sok National Park. Foto di Kittipong khunnen.
Khao Sok National Park. Foto di Kittipong khunnen.

Va detto che non ci sarebbe la necessità di una guida per molti sentieri, data la loro semplicità, ma questo, come la tassa d’entrata più alta per gli stranieri, serve ad accelerare e muovere l’economia locale, basata principalmente sul turismo. Nonostante questo non tentate assolutamente di avventurarvi da soli nel parco: è facile per chi non conosce il posto perdersi, e stiamo parlando di un luogo popolato da animali selvatici e prevalentemente composto da vera e propria giungla, a tratti inaccessibile. Tra le cascate più belle da visitare consigliamo le Sip Et Chan (composte da undici diversi livelli di cascate che confluiscono tutti in un’unica piscina), le Wing Hin (alte 20m e poco distanti dal centro visitatori), le Bang Hua Rat, le Than Sawan, le Mae Yai e le Ton Kloi.

Per raggiungere il parco si può sfruttare la Route 401, che si articola da ovest a est e sfiora il parco nella sua parte meridionale. All’interno del parco ricordiamo che non sono presenti strade. Il centro visitatori e numerose cascate si trovano nella zona occidentale di Khao Sok, nel villaggio di Khlong Sok, dove si trovano anche numerosi ristoranti e hotel. Il lago artificiale, invece, pur coprendo il parco da est a ovest, ed estendendosi in gran parte anche a nord, a causa delle montagne e della fitta foresta che ricoprono la parte centrale (per questo inaccessibile ai visitatori) del parco, può essere raggiunto solo con un viaggio di 50 km da Khlong Sok con destinazione Ratchaprapa Dam, città nella zona sud-orientale del parco. Per visitare il lago si consiglia di fare tappa a Ban ATA Khun.

Khao Sok National Park. Foto di Kosin Sukhum.
Khao Sok National Park. Foto di Kosin Sukhum.

La tassa di entrata è di 300 baht (150 per i bambini) per gli stranieri e 40 baht (20 per i bambini) per i locali, e dà diritto ad un biglietto valido per 24 ore. Gli addetti ai lavori del parco, tra cui i Ranger, sono molto preparati, disponibili e cortesi, inoltre parlano molto bene la lingua inglese. La stagione monsonica si soffre particolarmente nel parco: le precipitazioni sono abbondanti, come l’umidità, durante tutto l’anno, e tutto questo è particolarmente accentuato dall’ambiente. Se non avete preparato nulla per difendervi dalla pioggia, potrete trovare tutto l’occorrente nei piccoli negozi presenti in loco.

Tutto ciò che può servire al visitatore, dagli sportelli bancomat ai negozi fino ai resort (che coprono in questo caso ogni fascia di prezzo), si trova sulle vie d’accesso al parco poco fuori l’ingresso. I luoghi in cui fermarsi a dormire all’interno del parco sono più costosi e decisamente meno confortevoli. I centri di controllo del parco possono offrire un primo soccorso di base, ma per problematiche più serie ci sono ospedali nelle città circostanti. Stazioni di polizia sono presenti sia al lago sia nella zona occidentale del parco.