La maggior parte dei turisti e delle guide, con il termine Ko Lanta, si riferiscono a Ko Lanta Yai (Ko Lanta Maggiore) piuttosto che a Ko Lanta Noi (Ko Lanta Minore), in quanto è proprio a Ko Lanta Yai che si concentra la maggior parte dei servizi e l’area turistica. Pertanto anche in quest’articolo, con il termine “Ko Lanta”, ci riferiremo all’isola più grande.
Questa, con i suoi 6 km di larghezza e oltre 30 km di lunghezza su cui si dispiegano, da nord a sud, ben nove spiagge, è il luogo ideale per chi desidera stare lontano dal caos e dalle feste per godersi un po’ di sano relax su un’amaca, bevendo il latte dei cocchi che si radunano sulla spiaggia, mentre aspetta l’inizio della lezione di yoga. Questa meta è altamente indicata per famiglie, lune di miele e amanti delle passeggiate. Infatti, mentre la costa occidentale è stata invasa dal turismo, quella orientale è sede di allevamenti di gamberetti, villaggi di pescatori e un centro storico pittoresco dove la cultura dei navigatori Urak Lawoi incontra quella della comunità cino-malese musulmana.
Qui il visitatore potrà addentrarsi in strade adornate da lanterne cinesi e gabbie per uccelli che pendono da case di legno di tek vecchie centinaia di anni. Nonostante Ko Lanta abbia conservato molto del suo fascino selvaggio, la costa nord-ovest è diventata una frequentatissima meta di viaggio, acquistando caratteristiche proprie di un centro turistico con le insegne a neon, i negozi di tatuaggi e le sartorie. Alcune strade sono però ancora molto dissestate.
Insieme al turismo sono sorti a Ko Lanta ristoranti di tutte le nazionalità, dal messicano all’indiano, dal greco all’italiano, e nonostante l’isola non sia mai stata un posto per festaioli, si trovano ora anche locali con musica dal vivo, bar sport, feste ed eventi.
Il clima della regione è tipicamente tropicale, in cui si distinguono due grandi periodi di monsoni. Durante i mesi da novembre ad aprile l’isola è attraversata da un monsone secco e più freddo. Verso marzo/aprile le temperature aumentano, ma l’isola è ancora molto polverosa, dopo tanti mesi in assenza di pioggia. Da maggio a ottobre spira invece un monsone umido con venti provenienti da sud-ovest nell’Oceano Indiano. Intorno ad aprile, il ritorno della pioggia aiuta l’isola a ritrovare la sua florida vegetazione. Le temperature medie, durante tutto l’anno, si aggirano tra i 25° C e i 32° C sulla terraferma, mentre il mare conserva una temperatura quasi costante di 29° C. Le piogge, al contrario di quelle europee, sono abbondanti e rapide, ma durano per breve tempo.

Il clima della regione è tipicamente tropicale, in cui si distinguono due grandi periodi di monsoni. Durante i mesi da novembre ad aprile l’isola è attraversata da un monsone secco e più freddo. Verso marzo/aprile le temperature aumentano, ma l’isola è ancora molto polverosa, dopo tanti mesi in assenza di pioggia. Da maggio a ottobre spira invece un monsone umido con venti provenienti da sud-ovest nell’Oceano Indiano. Intorno ad aprile, il ritorno della pioggia aiuta l’isola a ritrovare la sua florida vegetazione. Le temperature medie, durante tutto l’anno, si aggirano tra i 25° C e i 32° C sulla terraferma, mentre il mare conserva una temperatura quasi costante di 29° C. Le piogge, al contrario di quelle europee, sono abbondanti e rapide, ma durano per breve tempo.
Non molto distanti da Ko Lanta si trovano due meravigliosi siti per immersioni dove potrete osservare mante, squali balena, tartarughe e pesci pagliaccio. Hin Daeng e Hin Muang (la “Roccia Rossa” e la “Roccia Viola”) possono non sembrare granché ad uno sguardo superficiale, ma spostando lo sguardo oltre il pelo dell’acqua si scopre un mondo di pesci e coralli che renderà il viaggio di tre ore da Ko Lanta nient’altro che un piacevole sacrificio.
Vicino questi pinnacoli di roccia, le correnti marine possono essere molto forti ed è bene avere una certa esperienza prima di tuffarsi ai loro piedi. Se invece siete dei principianti, ma non volete rinunciare alla vista di meraviglie marine, l’imponente caverna di Ko Haa è quello che fa per voi. La vicina laguna, che scende dolcemente verso acque più profonde, permette di fare snorkeling e di ammirare cavallucci marini e polpi anche a chi non è molto familiare con le immersioni.
Il parco, situato a sud di Ko Lanta, si estende per oltre 130 km quadrati di mare aperto dove è possibile fare snorkeling ed immersioni a largo. I punti di maggiore interesse sulla terraferma sono invece un’alta scogliera rocciosa, nota come Capo Ta Noad, sulla quale svetta un pittoresco faro antico, e ovviamente, le scimmie, che potrete osservare in un percorso di 2 km attraverso la giungla. Le specie che potrete osservarvi sono amichevoli e si lasciano avvicinare per scattar loro delle foto.

Per quanto ciò sia proibito, chi dà loro da mangiare verrà ringraziato con un lieve cenno del capo. Per raggiungere il parco è sufficiente seguire la strada costiera sud orientale fino alla fine. Questo rimane aperto tutto l’anno, dalle 8 alle 17 e l’ingresso per i turisti è di 200 bath, più 20 se si entra in moto.
Per chi si fosse stancato del mare e della spiaggia, seguendo la strada principale sulla costa orientale si raggiunge la foresta delle mangrovie, vicino al villaggio di Thung Yee Pheng. Seguendo una passerella di legno attraverso un labirinto fiumi e insenature, le radici di questi alberi secolari vi accompagneranno in una passeggiata tra le foglie verde brillante e le acque limpide della foresta.
Durante la vostra passeggiata, non sarà difficile incontrare granchi violinisti, gru, aquile di mare e numerosi altri uccelli e pesci. All’interno della foresta è possibile fare kayak, crociere sulle long-tail (barche tipiche thailandesi) e persino alloggiare in una casa galleggiante per una o due notti.
Situato in cima ad una collina con vista sul mare, il museo di Sangka-U apre una finestra sulle tradizioni e sulla cultura del popolo nomade di navigatori Urak Lawoi. Questa struttura offre la possibilità di immergervi nella vita di questa popolazione e di conoscere la storia dal loro punto di vista, con una quantità di informazioni ineguagliata dagli altri musei della Thailandia.
I pannelli che troverete all’interno del museo sono stati realizzati dagli studenti delle scuole superiori nel sud di Ko Lanta, con una grammatica e un’accuratezza superiori a quelli che fornisce il governo. Gli aneddoti e i fatti raccontati sono unici nel loro genere e il loro scopo è proprio quello di conservare l’identità di un popolo che rischia di perdere la sua identità a causa della globalizzazione, delle telecomunicazioni e di leggi varate dallo stesso stato che proibiscono il dialetto nelle scuole. L’ingresso al museo è gratuito e, una volta completata la visita, se lo si desidera è possibile scendere fino al villaggio Sang Kha-U dove vivono attualmente gli Urak Lawoi. È bene però ricordare che questi non sono un’attrazione turistica ma persone, e in quanto tali bisogna rispettare la loro privacy.

Se siete amanti della cucina thailandese e amate sperimentare ai fornelli, Ko Lanta dispone di ben tre diverse scuole di cucina. Gli studenti qui impareranno a dosare il curry a mano, usando solo mortaio e pestello, e verranno messi alla prova con un piatto thai diverso ogni giorno. A seconda della scuola che sceglierete, le vostre lezioni potranno tenersi sulla spiaggia o in un pittoresco edificio di legno tek. Un occhio di riguardo va dato, però, alla scuola Time for Lime i cui profitti sono destinati al rifugio per animali abbandonati Lanta Animal Welfare il cui fondatore è anche proprietario della soprannominata scuola.

Gli aeroporti più vicini sono quelli di Krabi, Trang e Phuket. Krabi e Trang hanno collegamenti stradali e in barca diretti per Ko Lanta, e sono le migliori opzioni se volete solo visitare Ko Lanta. Atterrare a Phuket è una scelta migliore se avete intenzione di trascorrere del tempo a Phuket e sulle isole vicine, o, dal momento che offre molte più tratte internazionali, se non si vuole organizzare un volo appositamente per Krabi o Trang da Bangkok. In alternativa a Bangkok, ci sono voli giornalieri per Krabi direttamente da e per Singapore, così come per Kuala Lumpur.
Non ci sono strade che collegano direttamente la terraferma con Ko Lanta, ma la tratta è ben servita dai traghetti. Basta prendere la Route 4206 dall’autostrada 4 per giungere a Baan Hua Hin dove un traghetto vi porterà insieme alla vostra macchina fino a Ko Lanta. Il servizio è attivo dalle 7.00 alle 22.00.
Dall’aeroporto di Krabi è invece possibile prendere un taxi, ad una tariffa minima di 50 bath. Se invece preferite la soluzione più semplice (ma più costosa) potrete prenotare un posto su un minivan da dieci persone al costo di 250 bath direttamente dal terminal degli autobus. Fate attenzione però, molte di queste compagnie turistiche che gestiscono i trasporti potrebbero gonfiare i prezzi e costringervi ad un viaggio molto scomodo; perciò non accettate la prima offerta ma guardatevi intorno e consideratele tutte prima di scegliere la migliore.