Il territorio del nord-est della Thailandia, detto anche Isan, è qualcosa di completamente diverso dal resto del paese.
Qui il ritmo della vita scorre più lento, avvolto in un’atmosfera che non è quella delle città cosmopolite, ma immerso in un ambiente più naturale, rurale, spiritualmente più vicino alle persone e senz’altro meno contaminato.
La regione Isan non è una meta turistica: in media, meno della metà dei visitatori annuali della Thailandia si reca in queste zone. Il che è un peccato, vista la bellezza e il fascino caratteristico di alcuni luoghi che si possono scovare nei dintorni. Il Khao Yai ad esempio è uno dei tanti parchi nazionali della Thailandia, che come molti consente di ammirare il paesaggio da un punto di vista privilegiato, ma che offre in più la possibilità di addentrarsi in una foresta unica abitata da diverse specie di animali protette.
Il Nordest tailandese è una regione di confine, e come tale multietnica. A causa della diversificazione etnica e culturale della popolazione in seguito alla presenza di numerosi immigrati dai paesi limitrofi, qui sono diversi i dialetti parlati, dall’Isan al dialetto Khmer (nella zona di Surin) proveniente dalla Cambogia, a quello del vicino Laos. Come la lingua, così anche la cucina è una sorta di mix tra le diverse culture.
Il tenore di vita è decisamente basso e l’economia è in prevalenza sorretta dalla coltivazione del riso.

È da queste parti che scorre il Mekong, uno dei maggiori fiumi dell’Asia, sulle quali rive troviamo splendide destinazioni, sconosciute ai più, come la città Sangkhom, tranquilla e remota località del nordest thailandese capace di offrire buon cibo e paesaggi rilassanti, inoltrando il visitatore in un’atmosfera speciale a stretto contatto con la popolazione locale; o il complesso sacro di That Phanom nella provincia di Nakhon Phanom. Ancora, Nong Khai è una piccola città fondata nella seconda metà dell’800, capitale dell’omonima provincia, che negli anni recenti ha goduto di un’espansione economica dovuta alla cooperazione con la vicina nazione del Laos. La vicina città di Mukdahan gode, come le due precedenti, di una splendida vista sul fiume.
Quando si pensa al clima della Thailandia è un po’ difficile immaginare temperature sotto lo zero, ma nella provincia di Loei spesso durante l’inverno il freddo rende alcune zone adatte ai turisti più avventurosi.
Yasothon è una cittadina tranquilla conosciuta per l’anguria e per l’importante festival dei razzi, durante il quale amatori da tutta la regione si cimentano nel lancio di razzi fatti in casa. L’attrazione più conosciuta di questa città è il Phra That Yasothon, un monumento risalente a 1200 anni fa.
Avvicinandosi al cuore del Regno Khmer, si giunge nella regione del Buriram, dove è infatti visitabile il sito di Phanom Rung o i vicini templi di Phimai, dove si possono ammirare i resti, ben conservati, di alcuni degli edifici religiosi più antichi della Thailandia – pagando un biglietto di soli 2 euro – e apprezzare un luogo incantevole ricco di storia e circondato da un meraviglioso paesaggio.
Nella provincia di Ubon Ratchathani, Khong Chiam è una delle mete più conosciute e visitate. Si tratta di un paesino montano e rurale in cui la maggior parte dei visitatori sono thailandesi provenienti da altre zone del paese. È in questa provincia che si trova il rinomato parco naturale di Pha Taem, dove i resti di civiltà vissute più di 3000 anni fa si confondono ad una fauna ed una flora variegata, e i monasteri di Wat Nong Pah Pong e Wat Pah Nanachat, quest’ultimo dedicato alla meditazione e visitabile solo su richiesta.
Spingendosi oltre le rive del Mekong, località come Phu Phra Bat e Ban Chiang si aprono agli occhi dei visitatori. La prima ospita un parco storico che racconta una storia lunga 3000 anni attraverso pitture rupestri e rovine, la storia di una zona della Thailandia che merita soste dedicate di uno o più giorni. Bang Chiang è invece un parco archeologico che ha rivelato importanti resti dell’età del bronzo, in cui i turisti possono visitare l’annesso museo alla scoperta delle ceramiche e delle usanze funerarie del passato.
Lungo la strada si incontreranno i parchi storici di Phimai e di Phanom Rung, dove i complessi templari Khmer fanno da padroni, Khon Kaen, recentemente diventata una città moderna e Sakhon Nakhon – la provincia più a nord – in cui la religione buddista è presente da migliaia di anni e dove è scarsa la presenza di turisti occidentali durante tutto l’anno.