Phimai. Foto di Net ohhayo.
Phimai. Foto di Net ohhayo.

Sulla strada che collega da secoli l’antica capitale dell’impero Khmer ai siti religiosi, l’Angkor Phimai, oltre a Phanom Rung troviamo anche uno dei siti storici più suggestivi della Thailandia: il sito di Phimai, il cui nome completo è Prasat Hin Phimai. È stato restaurato durante gli anni 60, ma rispetto a Phanom Rung gli interventi necessari sono stati minimi, data l’ottima conservazione.

I templi di Phimai sono tra i più importanti del paese, venerati ancora oggi come lo erano molti secoli fa. Sorgono all’interno della città che porta lo stesso nome del sito, una cittadina di provincia regolata da ritmi lenti e circondata da un territorio naturale incantevole.

Phimai. Foto di Ddalbiez.
Phimai. Foto di Ddalbiez.

Le statue ed i templi custoditi all’interno del sito risalgono all’anno mille, secondo gli studi condotti dagli archeologi. Quasi tutti gli edifici sono costruiti in laterite seguendo un disegno architettonico tipico dello stile Khmer, anche se non mancano i tratti in cui l’arenaria prevale. Il tempio interno principale conta tre prang, costruiti durante il XII secolo e simboleggianti l’importanza delle divinità indù venerate dall’antico popolo. Gli edifici, da un punto di vista stilistico, sono forse i più belli dell’intera Thailandia. La religione prevalente della zona è sempre stata il Buddismo, nonostante la fondazione dei templi sia dedicata alle divinità indù, religione professata dai fondatori. Il sito risulta tra quelli meglio conservati del paese.

All’interno è facilmente rintracciabile il ponte chiamato Naga, che si crede venisse percorso dal re mentre si dirigeva verso il tempio per partecipare alle cerimonie sacre. Esso simboleggia il passaggio dal regno dei vivi a quello degli dei. Il museo di Phimai è ben organizzato e mette in mostra una collezione di reperti provenienti anche dai siti vicini. Particolare attenzione merita la statua del re Jayavarman VII, sovrano dell’impero Khmer durante il XII secolo.

Ogni anno, nella seconda settimana di novembre, qui si tiene il Phimai festival, cerimonia a carattere religioso che coinvolge tutti i cittadini, intrattenendoli con diverse attività, anche se le festività di Phanom Rung risultano più affascinanti e suggestive. Inoltre, poco lontano dal sito archeologico, potete visitare l’albero di banane più antico della Thailandia, una chicca per i turisti più curiosi.

Prasat Hin, Phimai. Foto di Kittipong khunnen.
Prasat Hin, Phimai. Foto di Kittipong khunnen.

Il sito apre alle 7:00 e rimane aperto fino al tardo pomeriggio. Il costo del biglietto per accedervi è di 100 baht, ed un altro, allo stesso prezzo, è necessario per visitare il museo del sito archeologico.

In città troverete diverse sistemazioni possibili, guesthouse ed hotel in stile occidentale, con ampia scelta tra prezzo e qualità. Alcuni locali per un drink sorgono sulla via principale, ma niente movida notturna.

La distanza da Bangkok è di 300 km, ed è possibile partire da Bangkok ed arrivare a Nakhon Ratchasima, la città più vicina a Phimai (60 chilometri circa), tramite bus dotati di aria condizionata. Successivamente sarà possibile prendere i bus da Nakhon Ratchasima che partono ogni mezz’ora dalle prime ore del mattino sino al tardo pomeriggio, per un viaggio che dura più o meno un’ora.